Martedì, 18 Giugno 2013 12:29

La finestra sul bosco. Un Nuovo Paradigma

Scritto da  Gerardo

Presentiamo "Un Nuovo Paradigma. Cos' è tempo e cosa è realtà?" di Chiara Hillesum.
Buona lettura!






LA FINESTRA SUL BOSCO
di Chiara Hillesum


Un Nuovo Paradigma


Cos' è tempo e cosa è realtà?

La nostra mente razionale cataloga, definisce, dà nome alle cose, agli eventi, alle emozioni... Illudendosi così di "fermare" la sequenza infinita di attimi che forma "il nostro tempo": tempo della misura, della distinzione, della differenza..
Tempo convenzionale, quantitativo, dove ogni cosa nasce, cresce, splende di Vita e muore..
Ma esiste un' altro tempo, e una realtà "altra", che come fiume sotterraneo parallelamente scorre alla "nostra" realtà quotidiana: è il tempo eterno dell' eterna trasformazione, che precede e contiene il nostro tempo e la nostra realtà, e che ci attende...
La Vita pulsa incessantemente, ed incessantemente inspira e espira attraverso ogni vita: ed ogni viaggio confluisce, alla fine, nello stesso Viaggio
L'uni-verso converge, tutto, verso lo stesso punto
Noi siamo terra, noi siamo Cielo


In questi giorni diffici in cui sempre più è evidente come la crisi dilagando, non abbia risparmiato alcun settore, diffondendosi e attaccando come virus ogni strato sociale, questa nostra "società del consumo" si rivela in tutta la sua fragilità, la sua pochezza... E ad ogni scossa di questo sisma, solo apparentemente confinabile al campo dell' economia, ogni pezzo che cade lascia terribilmente intravedere un abisso: abbiamo costruito una società virtuale, completamente senza fondamenta!Uno scenario di ipotetico bene-essere, fatto soltanto di bisogni indotti.. Un mondo di cartapesta, dove nessuna felicità è possibile, se non quel surrogato misero, infestante, ammorbante, di un eterno desiderio che si replica, all' infinito, senza mai trovare pace.. Che fine ha fatto la nostra libertà, che fine ha fatto la nostra facoltà di discernimento? Chiusi in un egoismo sterile non vediamo e non sentiamo se non le nostre sole istanze... L'indifferenza atroce consuma gli ultimi barlumi di una fiamma interiore che in tutti i modi abbiamo rintuzzato.. Fino a ridurla a niente.. Ed anche noi, oggi, ad essere "niente"...
Di fronte a tanta gente che si lascia morire perchè non trova ascolto, nè speranza, è giusto fermarsi e domandarsi: cos' è l' uomo oggi? Cosa siamo diventati? E perchè?
Oggi, coraggio non è trovare vie d' uscita, provvedimenti -tampone che possano arginare questa pericolosa emorragia.. Coraggio, oggi, è scendere nella propria coscienza.. Cercare di dare una risposta..
La nostra realtà- lo abbiamo visto- non sta soltanto sul piano delle cose:
Un nuovo paradigma nasce da una dilatazione dello sguardo, da un' apertura del nostro cuore, e dall' accettazione del perenne divenire, che cambia, anche radicalmente, che trasforma..
Perchè averne paura?
L'uomo è chiamato al centro del creato per farsene garante e custode, non solamente per sfruttare e poi distruggere.. Creiamo noi con le nostre mani Inferno e Paradiso.. E con le nostre mani innalziamo torri di Bellezza che ci avvicinano al Cielo o ci precipitiamo:
cambiamento è un nuovo stato di coscienza, dove ogni uomo di buona volontà esprimerà con coraggio la propria direzione.
Dove vogliamo andare? Che mondo vogliamo costruire?

La crisi è un led, un fanalino rosso che si accende.. Ci avvisa di un' avaria costante, non rimediabile ormai con " interventi" o attraverso "strategie"...
Se è vero, com'è vero, che ogni pensiero è un atto "in nuce"... Allora, è da qui che dobbiamo cominciare: il cambiamento è in noi, e prima azione sarà il riappropriarci del nostro pensiero..





Entro nel bosco, oggi,
con un acuto bisogno di domanda..
Porto con me un libro di Poesia..

Raggiungo la quercia secolare
e confidenzialmente la saluto,
aderendo col corpo alla sua cara,
ruvida corteccia,
calda dei raggi del sole
in quest' ora..

E' una giornata trionfante di luce

Apro il mio libro
perchè la luce tersa lo possa inondare,
possa trasfigurare ogni parola,
riportarla al suo senso originario,
archetipo..
Perchè non muoia,
ma viva e duri nel tempo..

Perchè possa diventare memoria..

Inconsapevolmente accolgo l' invito della terra...
Scivolo in un suo avvallamento gentile..
Mi allungo, felice, guardo il cielo
tra chiome scintillanti:

fra tante creature cantanti, anch' io vorrei cantare
e dispiegare il corpo come vela!

Mi riconosco piccola e selvaggia... come queste erbe odorose e tenaci..

Il vento, presto, arriverà...

Ed io..

Saprò io sciogliere il canto
del mio abbandono?




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